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Polonia — un paese delle chiese affollatissime; un
paese in cui milioni di persone accolgono con grande entusiasmo il „Papa
Polacco"; un paese in cui l’aborto e' praticamente vietato e in cui si
delimita alle donne il diritto degli esami prenatali; un paese in cui la chiesa
pretende di avere il diritto (e lo ottiene) di esprimersi a proposito degli atti
legislativi che con essa non hanno niente a che fare. Un
paese in cui la chiesa vorebbe decidere che cosa e' o non e' lecito agli
scienziati di studiare. La chiesa che era pronta di provocare una lite tra
Polonia ed Unione Europea pur poter introdurre Dio nel preambolo della
Costituzione. In questo paese cerchiamo di promuovere un razionalistico modo di pensare.
RACJONALISTA.pl e' attualmente il piu' grande centro pubblicistico dei liberi pensatori e
dei razionalisti polacchi.
Pubblichiamo dei autori polacchi e stranieri. Collaborano con noi sempre
piu numerosi specialisti di specifiche discipline scientifiche. Dall’inizio,
cioe' dal 2000 hanno pubblicato da noi circa 200 autori. Recentemente il
nostro servizio contiene circa 2700 articoli e quotidianamente notiamo circa
10.000 visite.
Secondo la tradizione del pesiero razionalistico propaghiamo una fidatezza scientifica e
metodi scientifici della verifica di qualsiasi scoperta; rintracciamo assurdita',
superstizioni, ciarlatanerie, pregiuduzi, menzonie e fobie presenti quasi in
ogni aspetto della vita.
RACJONALISTA.pl
pubblica gli articoli e le elaborazioni di tutte le piu' importanti discipline
della scienza umana, cercando di costruire nell’internet polacco un
sistematizzato compendio della scienza ellaborato dai razionalisti. Attualmente
poniamo il piu' forteaccento sulle scienze delle religioni, le storie delle chiese, la filosofia,
l’educazione civile, la scienza, la storia e l’etica.
L'insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole (e addirittura negli asili) viene
pagato dal budget dello stato polacco. Noi, ovviamente non riceviamo nessun
genere di dotazione e nonostante cio' siamo per i giovani una specie di
antidoto. La crescente popolarita' di Racjonalista dimostra che in Polonia
c'e' un bisogno di razionalismo, nonostante l’espansione della chiesa e
l’aumento del clericalismo, manifestazioni dell’intolleranza e
dell’angustia.
Nel gennaio del 2005 le
persone riunite attorno a Racjonalista hanno fondato la Societa' Pollacca dei
Razionalisti con la sede a Wrocław. Attualmente si sta organizzando
l’associazione polacca delle persone convinte che c'e' un bisogno delle
azioni comuni per lo sviluppo del singolo e della societa' secondo l’idea
del razionalismo.
Patto europeo per la neutralita' della concezione del mondo e l’apertura delle
societa'
Associazione per lo Stato della
Concezione Neutrale del Mondo „Neutrum" e Associazione Polacca dei
Razionalisti invitano le organizzazioni non governative di tutta l'Europa, alle
quali sono vicine le iee della neutralita' dello Stato: religiosa, di
separazione della chiesa e dello Stato, della laicita' della vita pubblica dei
nostri paesi e del nostro continente — di stipulare in questa materia un accordo
e una collaborazione. Sotto mettiamo la proposta del testo
dell'Accordo (Patto) europeo, che potrebbe costituire la base per ellaborare il
testo definitivo. Il testo dell'Accordo potrebbe essere accettato durante il
Cogresso delle organizzazioni non governative Riteniamo che per i motivi simbolici il
luogo dell’incontro e della sottoscrizione del Patto dovrebbe essere Polonia, il
paese in cui i standard della neutralita' della concezione del mondo e
dell’apertura della societa' sono piu' violati che in altri paesi dell'UE. La
sede del Segretariato per i motivi strategici dovrebbe essere la Brusselle — il centro dell'UE. Nel caso del sufficente interessamento,
gli iniziatori sono pronti di organizzare l’incontro nel 2006 a Varsavia. Il contatto: psr@racjonalista.pl
Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico
all'Universita' La Sapienza Associazione Polacca dei Razionalisti esprime la sua piena solidarieta' con i protesti nell’ambiente scientifico e accademico contro l’invito del papa
Benedetto XVI con una conferenza inaugurativa riguardante la pena di morte
all'Universita' La Sapienza a Roma. Inoltre esprimiamo un riconoscimento alla
determinazione degli studenti ed una parte dei docenti che protestano contro
l’invito del papa. Rifiutiamo le accuse di avere a che fare con l’espressione del „fundamentalismo
laico", dell’intolleranza e dell’atto che non combacia con l’appertura
dell’universita' ad ogni confronto. Il papa non e' per niente interessato ad una
aperta ed incondizonata discussione sulle verita' che confessa. La Chiesa si
occupa della predicazione, dove non si mette in discussione la verita' e il bene,
discussione che caratterizza un approccio scientifico di cui diffusione
costituisce il fine dell’agire dell’universita' Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nel piccolo ambito da loro governato, dove
la liberta' della discussione e della ricerca sarebbe teoreticamente possibile
in materia (anche se poco scientifica) della teologia, limitavano e censuravano
un libero pensiero (ad esempio nel caso di Hans Kueng, Uta Ranke-Heinemann,
Edward Schillebeeckx, Thomas J. Reese, Anthony de Mello, Hubertus Mynarek, Eugen
Drewermann Anthony de Mello). Tenendo presente lo stile del suo pensiero e il
modo di discutere si puo' dire che Benedetto XVI non solo a poco a che fare con
l’approccio accademico e scientifico, ma tale approccio offende. Il rappresentante della chiesa cattolica non e' inoltre un candidato giusto
per parlare della pena di morte. Ricordiamo che una opera fondamentale del
movimento abolizionistico Dei delitti e delle pene di Cesare Becaria fu
messa all'Indice dei Libri Proibiti. Il movimento abolizionistico e' un
movimento illuminista con il quale la chiesa lottava quasi su ogni campo. Anche
oggi la Chiesa ammette nel suo Catechismo la possibilita' della pena di morte
come una pena lecita (art. 2267: „L'insegnamento tradizionale della Chiesa non
esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della
responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando
questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore
ingiusto la vita di esseri umani".) Si tratta quindi non solo di una privata opinione di Benedetto XVI su
Galileo, ma delle questioni piu' fondamentali legati direttamente a quel nefasto
invito. Nessuno impedisce al papa di esprimere liberamente le sue opinioni, ne
proibisce a chiunque di ascoltarlo. Ma il posto di tale espressione e' il
pulpito nella chiesa e non la cattedra dell’universita' laica. L'universita' non dovrebbe essere un luogo del „risveglio della sensibilita'
della mente al messaggio cristiano" ne un campo dell’attivita' missionaria.
Essa non dovrebbe creare dei muri di visione del concetto del mondo. Non e'
quindi giusto invitare con una conferenza inaugurativa ne dei sacerdoti ne dei
politici. Altrimenti il rango dell’universita' viene diminuito. Associazione Polacca dei Razionalisti non sostiene dei violenti mezzi di
contestazione ne dei metodi che minacciano l’ordine pubblico. Eppure talvolta
solamente una contestazione forte puo' attirare l’attenzione dell’opinione
pubblica su un problema. Negli ultimi tempi si puo' notare un conformismo di gran parte dell’ambiente
scientifico nei riguardi delle istituzioni religiose che nasconde una
fondamentale contrarieta' tra l’approccio scientifico e religioso nella
spiegazione della realta'. Associazione Polacca dei Razionalisti esprime la
speranza che l’episodio dell’invito del papa all’universita' La Sapienza attiri
l’attenzione e susciti una approfondita riflessione degli uomini della scienza
sulla relazione tra lascienza e la religione. 23.1.2008.
« Information about the site (Published: 26-08-2004 Last change: 25-01-2008)
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